DROPKICK MURPHYS – CASCINA 2015/08/18

DROPKICK MURPHYS

CASCINA (PISA)

18-08-2015

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Per una sera Cascina, cittadina toscana si è trovata in provincia di Boston anziché Pisa.

Tutto merito dei Dropkick Murphys che con un concerto ad alta intensità emotiva hanno catapultato il paesino nello stato del Massachussets.

Lo spettacolo si è tenuto al The Jungle, splendido posto per concerti, nel mezzo della campagna, con il palco a ridosso di una collina naturale e circondato da orti e poderi: una piccola Bethel, Woodstock.

Alle 22.00 precise la band sale sul palco e … inizia la festa.

Circa tremila li spettatori che iniziano a saltare e “pogare” senza fermarsi un attimo.

In prevalenza sono giovani ma anche chi ha i capelli impreziositi dall’argento fa la sua parte.

D’altra parte con quella band e quella musica se uno rimane fermo significa che ha un cuore di pietra.

Un leggero inizio di pioggia ci ricorda le origine genetiche della band, ma nessuno se ne accorge.

Solo due gocce mentre la celtic punk band inizia a macinare musica.

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Al Barr alla voce è in forma stupenda e subito fa capire a tutti che concerto sarà.

Aggredisce il microfono, lo “possiede”.

Non è da meno Ken Casey, al basso, che si alternerà alla voce con Al (una voce quella di Ken dalle mille sfumature che a me piace molto)

Tim Brennan fa il diavolo a quattro , ora con la fisarmonica ora con la chitarra , mentre Jeff Darosa spiega ai presenti cosa significa essere musicista polistrumentista (suona mandolino, tin whistle, banjo, bouzouki, chitarra acustica).

James Lynch chitarra solista impreziosisce la band.

Ricuce il tutto con la sua batteria Matt Kelly picchiando duro, senza sbavature.

“The boys are back”, “Prisoner’s song”, “Sunshine highway”, Captain Kelly’s kitchen”, “Worker song””Johnny I hardly knew ya”, “Bastards on parade”, The warrior code”, “Going out in style”, “Iron chin” (cover dei Bruisers), “Citizen CIA” scorrono come un fiume in piena, tracimando sul pubblico che balla, salta, tende le mani, applaude scandendo il ritmo.

Un attimo di respiro con “Out of our heads”, Jailbreak”, la cover dei Thin Lizzy, “Cruel”, il traditional “The irish rover” e la splendida Rose Tattoo” e poi di nuovo….fiesta!

“10 years of service”, “Blood and whiskey”, “Your spirit’s alive”, “Barroom hero”, “The state of Massachusetts” accompagnano la fine dello show.

Ma nessuno vuole che finisca, nessuno si muove.

La band richiamata a gran voce con battito di mani ossessivo e… via con il bis indemoniato.

“I’m shipping up to Boston”, “Kiss me, I’m shitfaced “, sono urlate a squarciagola.

L’ultimo pezzo, “Skinhead on the MBTA” è unico con oltre 100 ragazze giovanissime chiamate sul palco a ballare e “pogare” con la band.

Uno spettacolo al fulmicotone, un concerto indimenticabile.

Concerto indimenticabile soprattutto per quel fan che aveva con sé una cornamusa e che è stato chiamato sul palco a fare un pezzo con il gruppo.

Grandi Dropkick Murphys, alla prossima, in qualche altra cittadina italiana che per una sera si ritroverà in provincia di Boston, Massachusetts.

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Massimo Volpi

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