LUCA “SPERGUENZIE” VINCIGUERRA

D Luca Vinciguerra: grafico, scultore, pittore, musicista, cantante rock…tu sei tutto questo. Soffermiamoci su Luca “Sperguenzie” musicista e cantante. Come iniziò tutto?

R Steve Sperguenzie è il mio pseudonimo nel rock psichedelico viaggio iniziato nel 1987 quando sotto la NAIA inventai un nome per la band, immaginario grafico per strutturare quello che poi sarebbe diventato il mio mondo… ma la mia passione per la musica viene da lontano… come imprinting da tradizione familiare di musicisti e cantanti. Da piccolo amavo suonare la batteria seguendo i vinili di mio padre e duettando con i maestri del jazz e blues mi sono fatto le ossa, e poi il pianoforte con lezioni che ricordo ancora come torture e noia mortale… ma che poi mi sono servite tantissimo in seguito…

Non potendo resistere all’idea di dover denunciare cose… e dover dire la mia… utilizzando mie vedute, mio gusto e mia grinta….decisi sin dal liceo Artistico di “graffiare” e “urlare” al mondo la mia Cultura ed Arte partendo dalla peggiore delle provincie…Livorno, che considero Madre della Grettezza e della Chiusura più forte, “nessuna via di scampo se non la morte cerebrale” o “la fuga”… queste le due chance che Ti offriva ed offre il regnante di Turno nel nostro interland. E non è un caso se sono riuscito a farmi conoscere e a trovare strade e conforto degli addetti ai lavori… Tv, Giornali e locali/realtà a molti km da Livorno… qui chi Ti amministra Ti vorrebbe imbavagliato, un “perfetto pagliaccio”… Le avanguardie e gli innovatori poi sono visti come pericolosi, qui non ci discosta dal tardo ’800 e per fare cose nuove al massimo ci si affida al Blues. badate bene… Un Blues facile, quello da Jam session, che non devi provarlo a casa o in sala prove… che conosci a memoria e che ad ascoltarlo Ti viene a noia perchè l’hai sentito e risentito milioni di volte… La vera musica è altro, sacrificio, prove e prove… dedizione e disciplina. L’estemporaneità tiene 15 minuti… dopo serve altro…

D Ti hanno definito un incrocio tra Mick Jagger e Roger Daltrey…ti riconosci in questo affascinante accostamento?

R Beh…. Azzardatissimo accostamento tirato fuori la prima volta da Loris Furlan su mucchio selvaggio per descrivere l’impatto dei Live (quello fu un dopo Mogliano Veneto . Teatro Busan) Devo dire che effettivamente io grinta ed energia nei Live non le risparmio, sono le principali doti innate che ho… ed io do veramente tutto… vomito senza paure ne timori reverenziali sul pubblico presente tutta la rabbia e il disgusto che accumulo con coscienza, cercando tutta la rabbia e la collera che una Working Class sa sfogare…

Se trovo reazionari e rivoluzionari, sognatori e “guastatori” (come sono chiamati in gergo militare i sabotatori) il gioco è fatto!!! La seconda volta che ho letto tale altissimo paragone è stato “nell’Enciclopedia del Rock” Arcana Editrice 2007 – non potevo chiedere di più perchè mi si descrive come: “figura di culto“ e leggerlo mi emoziona sempre molto.

D Sei un figlio d’arte; tuo padre è il famoso pittore livornese Antonio Vinciguerra. Un ambiente familiare “artistico” ti ha favorito nelle tue scelte ?

R Mio padre è magico e Unico. Non si è mai piegato al mercato, mai piegato a galleristi e mercanti…. sempre a Testa Alta contro la grettezza e l’arroganza di chi crede di poter gestire il mondo dell’Arte chissà poi con quali credenziali e quali Dogmi. Non mi ha mai spinto a seguirlo… Però neanche mai ostacolato… Mi ha favorito” vederlo vivere le sue battaglie… studiare il suo piglio anarchico e di inossidabile sognatore, e mi ha fatto capire che non esiste altra via se non combattere per la libertà d’espressione, la denuncia con l’Ego di primeggiare. Che serve lavorare tanto. e che per rimanere negli annali ed esser ricordati come i Grandi

Maestri…. devi sempre fare cose di massimo spessore. Sempre!!! Le sue doti sono una mano felicissima, gusto e occhio, poetica e profondità nei messaggi… dipingere con suprema tecnica non servirebbe a nulla se ciò che si rappresenta è un soggetto banalissimo ed inutile. Sarebbe soltanto un virtuosissimo esercizio.

D Steve Sperguenzie & The Incredible Lisergic Ants… il tuo primo gruppo . Le formiche lisergiche da te comandate ci proponevano una miscela di beat, surf, rock’n’roll…una tempesta di suoni e colori.

R Un genere che è l’unica vera via per proporre cose che abbiano gusto ed un bilanciamento ben dosato tra liriche e musica, riff taglienti, giri di basso mai scontati (fuggire semplici noiosi accompagnamenti…) e ritmiche sinuose, a volte incalzanti a volte lievi e dolci tappeti che ti trasportano altrove… Giudico la musica considerata nuova psichedelia un mix di massime espressioni e tradizioni. inventate e disegnate da Musicisti di altissima caratura e profonda valenza artistica, che si sono avvicendati di ere in ere… travasandosi in generi sempre nuovi e diversi…. quindi dal 50 ad oggi… Garage sound significa unire il rockabilly, al punk,

alla psichedelia, alla new wave… al Pop… senza mai però assoggettarsi al mercato, alle Radio Puttane ed Etichette fuorvianti e di bassa lega. io amo Arthur lee, Brian Jones, Jim Morrison, Rocky Ericsson, Miles Davis, Sky Saxon, Jhon Entwistle, Keith Moon, Roger MgGuinn, Rudy Martinez, Jim keays… etc e con i Lysergic Ants abbiamo la pretesa di primeggiare con loro… siamo sulla loro stassa lunghezza d’onda… stesso mood.

D Perchè quel nome d’arte?

R Perchè i miei idoli hanno tutti pseudonimi con consonanti a contrasto e spesso sono impronunciabili… Pfisterer per esempio (cercateli per capire chi sono) oppure Greg Prevost o Rudy Protrudi….

D Qual’è il tuo rapporto con la scena musicale livornese?

R Vorrei ci fosse più interazione, ci fosse possibilità di frequentarci gomito a gomito… è stato bello il festival Beneficienza al Cage che ci ha consentito di mescolarci e stare insieme un giorno intero, avvicendarsi sul palco… cenare insieme e poi giocare nei camerini raccontarsi storie e aneddoti, servono molte altre occasioni per vivere insieme la musica, le rivalità infatti non solo non esistono, ma vanno severamente smentite

D Tutto sommato possiamo dire che sei un artista con i piedi ben piantati negli anni 60; in particolare un portatore sano

di musica psichedelica.

R Gli anni sessanta sono il momento più Alto e Vivo di qualsiasi altra era musicale: amplificazioni ineguagliabili, strumentazioni ineguagliabili, band incredibili e massimo interesse di Etichette, Media e pubblico…. quello che in pratica non c’è più stato dopo…sempre meno fino ad oggi e che tutto sommato è scomparso…. Quindi sottolineo che non sono un nostalgico, ma è doveroso partire da li…. perchè poi tutto il resto che si è susseguito decennio per decennio pesca li… e ricade li….

D Ho sentito “per caso” una registrazione di una straordinaria versione di Suzie Q con te insieme a Roberto Luti, Simone Luti, Simone Padovani e Giacomo Parisi…una grandissima band…

R Beh devi farmela avere…. Quella è una registrazione del Larione 10 dei fratelli Salaorni – Vincemmo un contest a Firenze e registrammo li con sistemi analogici di altissimo livello, ma quella registrazione non mi è mai stata data… Vorrei tanto averla… anzi farò di tutto per averla, cavolo non mi è mai andata giù questa questione!!! Si è stata una formazione felice, che seppur nel breve periodo che è stata insieme ( i problemi che ne dettarono lo scioglimento sono dovute ahimè alla difficoltà di imporre un genere ed un gusto nel paese sbagliato) Con questa formazione siamo riusciti a lasciare un CD uscito per Toast ed Apparizioni Televisive di alto livello…. Live infuocati – ma devo esser sincero quando guardo a ritroso il passato e tutto quello che abbiamo fatto io e i musicisti che si sono susseguiti nell’organico… tutti sono stati fondamentali perchè hanno saputo darmi sostegno e forza nel cammino, nei concerti, nelle interviste… nelle dure battaglie! Fabio Tognetti co-fondatore e bassista ad esempio è stato mio saldo compagno con il quale si decise di seguire un sound Fuzztones, rimasti folgorati dal loro concerto al Back Doors di Poggio a Caiano. Ma poi non posso non sottolineare Vittorio Achille che a Casarsa della delizia per un anno di servizio militare mi ha sostenuto, istruito e cresciuto facendomi ascoltare band e canzoni che poi mi hanno aperto le porte della percezione… già ricettive ed avide di conoscenza.

Francesco Baronti, Filippo Lampredi, GianLuca Volpi, Stefano Scarpellini… con i quali abbiamo “sfondato” la barriera del provincialismo facendo una vera gavetta nei locali, Toscani… per arrivare al contratto discografico, alle riviste specializzate e alla TV…. Toto Barbato, Enrico Amendolia, Davide Vergili… che hanno goduto di meno luce riflessa e di veri riflettori… ma che sono stati musicisti validissimi; infatti li ritrovate oggi nel mondo artistico come fondamentali in bands o altre situazioni di livello altissimo in musica, arte, cinema e spettacolo…. Francesco Baronti è pittore scultore di fama mondiale… scriviamo e componiamo cose insieme, e ci divertiamo in installazioni pittoriche insieme… l’arte non si sceglie… è parte di Te…

D Si arriva quindi al gruppo Syinfonico Honolulu dove, a conferma della tua duttilità, suoni l’ukulele. Come prese vita questo bel progetto? Raccontaci…

R Semplicissimo… e divertente… Filippo Cevenini amico di vecchia data dopo la parentesi felice come bassista dei Just Married ebbe l’intuizione e il desiderio di formare un orchestra di soli ukulele prendendo in prestito l’idea della Great Britain Ukulele Orchestra….una formazione ad otto elementi tutti ukulele e voci che utilizzando sapientemente ironia e cabarèt d’impronta anglosassone presentano spettacoli tra musica , virtuosismi e simpatici siparietti comici. Ma noi siamo ben altro…

La matrice innovativa e vero senso artistico che Filippo ha saputo cogliere è stato chiamare Me nel progetto come voce, come temperamento aggressivo e ribelle che ben si contrappone alla melodiosa e dolce armonia che gli ukulele sanno infondere. Tutto questo ha saputo permettere un contrasto davvero forte “un operazione definita da molti concettuale – ”Un installazione POP”… (ndr Claudio Francesconi Gestalt Gallery di Pietrasanta e Milano) – ( Massimo Cotto giornalista e voce di virgin Radio, assessore alla cultura e DA di festival e premi internazionali) perchè è bene sottolineare che io ho molta verve e carica espressiva… ma non sono ne tecnicamente preparato… ne tanto meno dotato… Poi una Una volta assodato il peso dell’operazione artistica, ci sono state nuove mire e nuovi altri percorsi che ci hanno portato a fare altro… arricchendo l’aspetto che vi ho descritto sopra con dischi e collaborazioni con veri Tour realizzati con l’ausilio di altri grandi musicisti che si sono affiancati a noi, Mauro Ermanno Giovanardi ex La Crus, Teresa De Sio, Luca Barbarossa, Paola Turci, Raiz andando incontro ad un altro tipo di mercato e andando incontro a

nuovi generi e nuove esperienze. Questa “mutazione” e cioè provare a mettere in pratica repertorio proprio in italiano con il desiderio di proporre proprie canzoni non è cosa da poco… le nostre idee in balia di critica e pubblico. Questa nuova direzione è stata naturalmente portata (senza troppi traumi) dal buon Daniele Catalucci ottimo bassista ( già nei Virginiana Miller ed altri progetti artistici di valore) e produttore musicale, arrangiatore, autore… che ha saputo coordinare le sue conoscenze e mire invogliando Luca Carotenuto e Luca Guidi, altre due penne importanti e musicisti creativi… che insieme a Giovani Guarneri, Francesco Franzo Damiani, Gianluca Milanese, Giorgio Mannucci e Matteo Scarpettini a saper gestire creativamente materiale inedito autografo.

D Un Luca Vinciguerra artista oltre che musicista: hai frequentato corsi di designer, restauro, persino aerografia. Sei pittore e scultore. Un artista a 360 gradi !

R Sono contento che tu me lo chieda, ogni specializzazione, ogni qualifica professionale conseguita dopo il diploma di Maestro d’Arte a Lucca con corsi di formazione, studi… e concorsi… sono frutto del mio amore per l’arte a 360 gradi…. perchè non esistono barriere tra tecniche, muri tra diverse discipline, io ho sempre avuto il desiderio di approfondire e conoscere fino ad avere totale maestria ed autonomia tra le variegate possibilità di combinazioni… Saperle usare insieme è grandioso. La musica è anche immagini e colori,

quindi pensa quanto sia determinante poter mettere a fuoco in pittura, in grafica un messaggio. P.Townsend e D.Bowie, K. Richards e Ron Wood, B.Dylan o P.McCartney e mille altri sono anchessi studenti d’Arte e pittori e designer… sai che Massimo Cotto mio collezionista e Fan ha organizzato una mostra bellissima sulle stelle del rock?? mettendo insieme dipinti e acquarelli, grafiche di Hendrix, J.Cash, E.Costello, L.Cohen… ed i sopracitati… con i quali espongo e con i quali giganteggio grazie ad una mia scultura in vetroresina… mio fiore all’occhiello con la quale espongo in tutto il medio oriente, Dubai, India, UK e Danimarca…. la realizzai

proprio pensando di lasciare qualcosa di estremamente importante nel tempo. Un punto fermo che consacrasse nel POP un era…e potesse primeggiare con i maestri di sempre Warhol e Lichtestein, “io ho ben presente e studio i massimi livelli nelle espressioni artistiche e voglio gareggiarci sapendo di non avere nulla in meno… presunzione e follia, narcisismo e caparbietà… d’altra parte io lavoro e affino tecniche ogni giorno fino a superarmi costantemente… una gara senza fine e senza tempo… me lo ha insegnato mio Padre Antonio….

D Progetti futuri? Concerti dove possiamo venire ad ascoltarti?

R Prossime Mostre e prossimi concerti… ci concentriamo per il 13 maggio concerto-festival per il quarantennale del punk con gruppi stupendi, e serata di alto livello qualitativo e di spessore culturale…. dove vogliamo lasciare il segno, ci tengo a fare bella figura, non solo per il pubblico presente… ma per gli artisti che si avvicenderanno on stage… che stimo e amo…Mostre con Massimo Cotto al Museo Piaggio di Pontedera – con Stelle del rock, Poi a Dubai presso la Gallerie Nationale….in Luglio ci sarà un live a Prato con il Sinfonico Honolulu e poi tanti altri appuntamenti che stanno scaturendo proprio grazie alla forza e la brillantezza che The incredible Lysergic ants hanno da gennaio a questa parte… prossima uscita un Vinile e Prestiussimo un singolo “Kick in the Teeth”

D Luca, hai un rimpianto, una occasione non sfruttata a dovere che avrebbe potuto “proiettarti ancora più al di là”?

R Si rimanere negli States forse mi avrebbe garantito molte più date e molti concerti, avremmo fatto bene a rimanere in USA nel periodo in cui si aprirono le porte per contratti con una Mega Etichetta, e suonare nei locali che ci prospettava il nostro Manager di Orlando Kenny Ketcham… cosa che qua (nella terra dei cantautori tristi e pallosi) stanno diminuendo a vista d’occhio…ma non è tempo di bilanci ne di “Amarcord”… chi sa stare a galla lo fa sempre senza paure…

D Un’ultima domanda : chi è oggi Luca Vinciguerra?

R Un buon padre di famiglia ed un sano portavoce di controcultura… quella cioè non omologata dalle amministrazioni ne calcolate a tavolino dai galleristi… che poi sarebbero quei progetti che non scalfiscono minimamente le ere ed implodono con insuccesso….

Luca Vinciguerra collabora, interagisce e crea un nuovo filone musicale e artistico con Valerio Fantozzi, Fabio Giusti e non per ultimo Marco Menicucci. Bombe di Artisti che mi riempiono di gioia infinita suonando, è un esperienza di totale trasporto. Ascoltarli ( ero loro fan da tempo) mi riempie il cuore di speranza e mi fa scattare lampi di genio ed idee che poi utilizziamo per creare nuovi brani…l’ultimissimo che sta andando in onda su Sky Arte 868 come sigla di “Hastag” è una bomba….

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