GIUSEPPE ANGIOLINI

D Giuseppe Angiolini, batterista…

R Si, in pratica da sempre…lo strumento mi ha sempre affascinato e quando mi comprai la prima Trixon mi sembrava di toccare il cielo con un dito.

D Tutto, sul serio, ebbe inizio quando…

R In una fredda giornata nel 1968 del tutto nell’anonimato al Teatro Goldoni dove con altri ragazzi eseguimmo “Il primo giorno di primavera “ di Renato e i Profeti. Poi iniziammo a suonare un pò ovunque e quando ci chiamarono al Millionaire di Lucca , nel 1977, ci sembrava di essere arrivati chissà dove…

D E dopo che successe ?

R Successe che nel 1980 concretizzai quello che era il sogno di tutti i ragazzi dell’epoca : Londra ! Sono rimasto nella capitale inglese per due anni dove entrai a far parte del gruppo The Swing. Facemmo un incredibile numero di concerti finchè ci stabilimmo come gruppo di richiamo al ristorante italiano “Il Bizzarro “

D Intanto il tuo nome era rimbalzato anche in Italia…

R Esatto, tanto che nel 1982 Claudio Pico mi chiama a far parte del suo gruppo, appunto il Claudio Pico Group. Livorno, Pisa, Roma, Milano le nostre tappe frequenti fino a quando fummo ingaggiati a suonare per un mese intero in Liguria e nel Trentino. Nel frattempo, per non farmi mancare niente avevo iniziato una collaborazione anche con il noto gruppo livornese The Hammer, nel 1983/1984.

D Nel tuo girovagare come sei capitato a Torino ?

R Era il 1990 quando entrai nella OK Band: eravamo un gran gruppo, formato da 3 donne e 3 uomini. Ci spostavamo dalla Lombardia al Veneto e anche in Svizzera. Eravamo di casa al William’s di Milano e al Casinò di Saint Vincent.

D Alla fine “ti sei calmato”…

R Si, nel 2000 torno definitivamente a Livorno e inizio sporadiche collaborazioni con gruppi locali…ero a casa.

D Beppe, quali sono i tuoi punti di riferimento ?

R Amavo il gruppo di Brian Auger e quindi i batteristi che si sono succeduti come Phil Kinorra, Micky Waller e Clive Tacker. Poi Billy Cobham, Bud Ritchie, Steve Gadd e Peter Erskine.

D Una domanda che faccio a tutti i batteristi ( ma che non tutti comprendono ): Charlie Watts dei Rolling Stones ha detto che il suo culo di riferimento è quello di Mick Jagger, perchè da oltre 50 anni se lo vede davanti sul palco…quale è il tuo culo ?

R Senza ombra di dubbio quello di Betty, cantante polacca durante la mia permanenza nell’OK Band. Oggi purtroppo si è ritirata dalle scene musicali e fa la mamma di due figli.

D Livorno e la musica, un connubio inscindibile…eppure…

R Eppure nonostante ci siano stati e ci siano centinaia di ottimi musicisti mancano punti di riferimento veri e proprio, punti di aggregazione dove poter confrontarsi, suonare insieme e crescere.

D Quale è il tuo rimorso più grande ?

R Il mio rimorso più grande ha un nome ben preciso : America, meglio Stati Uniti.

Sarei tanto voluto andare alla Boston School Of Musica, il famoso Berklee College of Music, il più importante istituto universitario privato al mondo dedicato alla musica, ma mancavano i soldi e così il mio sogno americano svanì. Mi sono dovuto accontentare dell’Istituto Commerciale Colombo…

D Chi è Oggi Giuseppe Angiolini ?

R Un pensionato che non molla mai, che si tiene sempre in allenamento con le bacchette in mano, che segue il più possibile gli eventi musicali in città e altrove, appassionato di musica lirica e di Pavarotti, e infine, ma non per ultimo, che da 20 anni si diletta anche di pittura con la grande soddisfazione di aver vinto il Premio Rotonda nel 2000.

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