NEDO RAGLIANTI

D Nedo Raglianti, bassista in un mondo di chitarre…

R Si bassista e convinto !

D Attualmente fai parte del gruppo Stato Brado, ottima band, ottimi musicisti…come nasce questo progetto ?

R Molti anni fa, avevamo da poco iniziato a suonare, Moreno iniziava a scrivere testi, Alessandro, suo fratello, alla batteria e Dario al sax, poi venne il Fagio, Gianluca e li sono nati gli Stato Brado. Siamo cresciuti con questo progetto. Poi si sono uniti Romano alla tromba e Giovanna Pieri Buti al violino che ha suonato due dischi con noi.

D Stato Brado, sinonimo di assoluta libertà…modo di vita che si rispecchia nella vostra musica…

R Si penso che sia così, abbiamo sempre suonato per il piacere di farlo e sempre in modo genuino, con passione e liberi da ogni convenzione

D Canzone d’autore italiana con pennellate di blues, folk, country di americana memoria…possiamo definirlo così il vostro genere ?

R Non solo, gli ascolti degli elementi della band sono sempre stati diversi ed abbiamo unito sempre le varie influenze musicali, nella scrittura dei pezzi cerchiamo sempre di non legarci ad un genere preciso

D “Lungo la strada” (2013 – autoprodotto) – “Vecchio diavolo” (EP – 2014 – autoprodotto) – Cosa Adesso Siamo (2017 – New Model Label) i vostri lavori…soddisfatti ?

R Sono lavori diversi, il primo disco è stata la nostra prima esperienza in studio di registrazione, quindi più acerba ma emotivamente d’impatto. L’Ep Vecchio Diavolo l’abbiamo registrato grazie al premio vinto con il Rock contest, che ci ha dato modo di registrare tre pezzi. Il terzo lavoro, “Cosa adesso siamo”, invece è un disco disco più improntato sul cantautorato italiano, ma musicalmente più maturo, quindi possiamo dire che nel complesso siamo molto soddisfatti

D Progetti futuri? Concerti appena sarà possibile , magari in città?

R Stiamo registrando proprio in questo periodo un nuovo album al jambona con Antonio Castiello ed Aldo De Sanctis, è un disco diverso dai precedenti più diretto è più rock, lo dimostra anche la partecipazione, in uno dei pezzi, del nostro local punk hero Stefano Illari, ma non sveliamo altro. Per quanto riguarda il suonare dal vivo, ovviamente, speriamo al più presto e come prima.

D Prima hai fatto parte di altre band?

R Negli ultimi anni ho collaborato con Marco del Giudice in un progetto di canzone d’autore con Gaia Bastinon alla voce, Dario del Giudice alla batteria, il Fagio alla chitarra, e suono anche nella ROM, l’orchestra del Refugio

D Il basso è uno strumento indispensabile in una formazione rock…insieme alla batteria detta tempi e modi…molti sono stati i bassisti fondamentali alla crescita di questo strumento, da Paul McCartney a John Entwistle e così via…quali sono i tuoi punti di riferimento, i tuoi mostri sacri ?

R Amo la semplicità nel basso e un modo ritmico di suonarlo, però uno dei miei preferiti è Brain Richie dei Violent Femmes.

D Nedo, tutti noi abbiamo un rimpianto che non ci fa dormire la notte…musicalmente parlando quale è il tuo ?

R Di non aver mai visto David Bowie dal vivo

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