NIKI LA ROSA

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1 – Te e la tua chitarra, un amore che dura da ?

1 – Ho iniziato a suonare la chitarra all’età di 10 anni.

2 – Livorno è la tua città, ma c’è anche Glasgow nella tua vita.

2 – Sono un livornese nato a Glasgow e ci ho vissuto fino all’età di 8 anni. Poi sono tornato spesso in quella città a trovare i parenti ma non ci ho mai più vissuto.

3 – La conoscenza dell’inglese ti ha favorito nel tuo essere musicista

3 – Non credo che mi abbia favorito. Però mi piace scrivere in inglese, è una lingua che mi piace molto.

4 – London Journey è il titolo del tuo nuovo cd appena uscito. Soddisfatto del risultato?

4 -Sono soddisfatto. L’unica cosa che posso dire è che ci abbiamo messo tanto tempo a farlo in studio e quando ciò avviene perdi la spontaneità, la freschezza e ti addentri troppo nell’arrangiamento. Credo che la miglior maniera di registrare un album sia suonare i pezzi insieme ai musicisti fino a che non girano perfettamente e poi registrarle. Comunque è un bel lavoro.

L’uscita del cd London Journey doveva avvenire già tre anni fa, solo che per vari motivi ho potuto farlo adesso in concomitanza con la registrazione del mio nuovo disco che uscirà a breve. Quindi i tempi non sono stati dei migliori per la sua uscita.

5 – Lo presenterai a Livorno? Se si dove?

5 – Ho dei contatti per presentarlo alla Feltrinelli, oppure forse, se mi danno una serata lo presenterei volentieri al teatro C.

6 – Spesso ti abbiamo incontrato che suonavi nelle vie cittadine. Questo tuo sentirti anche “musicista di strada” in una città diffidente come la nostra come ti fa sentire?

In altre realtà i musicisti di strada ( te che hai suonato a Londra…) “incantano” i passanti; qui che reazioni hai avuto?

6 – Ho iniziato a suonare a Livorno, nonostante i giudizi delle persone, perchè sinceramente non me ne frega niente di cosa pensano gli altri. anzi grazie a Roberto Luti, credo di essere stato il primo ed unico cantautore livornese ad esibirsi sempre nella sua città per la strada. Sono una persona a cui piace seguire la sua strada, fare cose che magari non sono mai state fatte, nel mio piccolo ovviamente. E poi scrivere e cantare le tue canzoni per la strada e riuscire a tirarci fuori dei soldi è veramente una bella sensazione.

Poi quando grazie a Marco Baracchino fui scelto da Francesco Nuti per cantare e presentare la canzone a San Rermo, cosa che non è poi avvenuta, le persone iniziarono a guardarmi diversamente. Anche il fatto che Roberto Luti suonasse con me ha aiutato notevolmente la mia credibilità.

7 – Progetti?

7 – Ho appena finito di registrare una colonna sonora per un film documentario che a dicembre esce nei cinema, la prima è a Torino. In concomitanza dovrebbe uscire anche il disco che conterrà due canzoni di quella colonna sonora.

Poi mi piacerebbe fare un disco solo, io con la mia chitarra ed anche uno con Roberto Luti, io e lui da soli.

E avere la possibilità di registrare l’altro materiale che ho, per ancora 2/3 dischi. Perchè non vorrei morire e portarmi dietro tutta la musica che ho scritto.

8 – I musicisti più bravi con i quali hai suonato

8 – Non ho suonto con molti musicisti. Per un cantautore non è semplice trovare i musicisti che siano adatti a lui. In questo momento sono molto contento della formazione con cui ho registrato il mio nuovo disco, Roberto Luti, Massimo Gemini, Piero Perelli e Marco Bachi.

Ma anche i musicisti con cui ho registrato London Journey.

9 – I 5 migliori chitarristi a tuo giudizio.

9 – Per quanto riguarda i musicisti, non è tanto la bravura che mi interessa, ma il sentimento che hanno e la capacità di entrare nella mia musica. Ovviamente Roberto Luti è una grande chitarrista per me; riesce a portarmi emotivamente in luoghi totalmente emozionali, riesce a trasportarmi, a cambiare il mio stato d’animo.

Potrei dirti Eric Clapton, Pino Daniele, John Mayer, Anders Osborne poi non saprei perchè non ascolato molta musicale. Purtroppo se una musica non mi fa emozionare non riesco molto a continuarla ad ascoltare.

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