FABIO MORETTI

D Fabio Moretti, cantante e bassista…

R Comincio intanto ringraziandoti per questa intervista che non potevo immaginare mi venisse fatta, cantante ni,corista bassista da sempre, o almeno è lo strumento che ho sempre voluto suonare. Da quando? Era il 99 2000 mio padre batterista da 40 anni oramai ,aveva un gruppo ,si chiamava La Ditta! Che non era altro che una cover band di Elio e le storie tese, al basso c’era Alessio Guerrieri bassista livornese che ancora oggi gli dico essere la mia musa ispiratrice, comunque sentendo lui suonare quei riff di Faso e il suono di quello strumento decisi che avrei voluto suonare quello, anche se credo di non essere ancora a quei livelli

D Sei il frontman del gruppo Audiogramma, bel gruppo, ottimi musicisti…

R Forse ho dato l’ impressione del frontman ma in realtà non lo sono,o meglio forse la forza di questo gruppo è propio il mettersi tutti sul solito piano,e crescere insieme a livello compositivo ed esecutivo,faccio un plauso a tutti quanti per l’ impegno che mettono nel portare idee sempre nuove musicali e testi su cui lavorare, grazie per i complimenti come ci hanno fatto anche altri musicisti dopo averci sentito,cosa che ci ha riempito di orgoglio e soddisfazione

D Prima di questo gruppo che esperienze hai avuto?

R Ho suonato in passato blues, soul, Stevie Wonder, Aretha Franklin, Mamas and Papas, Beatles i classici,principalmente cover band insomma ,anche se mi è sempre stato stretto il suonare se pur grandissimi pezzi che ascolto nello stereo pure io qualcosa che fosse già stato fatto da qualcun altro,in quel caso non puoi fare altro che rendergli omaggio al meglio che puoi,cercando di essere più preciso possibile nel eseguire quei brani,ecco non faceva per me,ambivo a qualcosa di diverso

D Quali sono i tuoi punti di riferimento, musicalmente parlando ?

R Beh, i punti di riferimento parlando di bassisti,a punto Faso di Elio che reputo un genio che ho avuto il piacere di conoscere, per quanto riguarda gruppi sono sempre stato un patito dei Beatles, un classico chi non lo è? Poi tantissimi gruppi italiani anche vecchi come gli Area ,o più recenti come Ministri teatro degli orrori e via dicendo.Ma il gruppo che seguo con più devozione dove cerco di prendere spunto sono i Verdena, itialianissimi, negli anni si sono evoluti come me del resto che gli ascolto ,per questo gli adoro ancora così tanto. Probabilmente se fossero rimasti al grunge dei primi anni non gli ascolterei ancora, hanno una capacità compositiva che rasenta la perfezione: per me, senza contare live che tiro che hanno! Fantastici!

D Avrai sentito certamente parlare della Livorno degli anni 60 e 70, con centinaia di gruppi cittadini. Ultimamente ero presente ad una mini Woodstock labronica dove vi siete esibiti insieme ad alcuni “vecchietti”…che idea ti sei fatto del tempo che fu?

D Non averne sentito parlare per me penso sia stato praticamente impossibile,come ripeto mio padre suona da 40 anni la batteria, per cui se non è uno di quei vecchietti come dici tu poco ci manca. Ci siamo esibiti in un contesto che ho trovato stupendo e sinceramente anche più grande di ciò che ci aspettavamo. Sinceramente l’idea che mi sono fatto a livello tecnico è che c’erano dei musicisti che ti sverniciavano letteralmente detto, volgarmente in labronico ,si avvertiva propio l’esperienza che avevano nel campo ,sempre sul pezzo con interpretazioni perfette dei pezzi suonati; e poi traspariva la grande passione per la musica, la mia impressione è propio che in quegli anni arrivarono talmente tanti generi nuovi di continuo, la musica era in continua evoluzione e queste persone lo hanno vissuto in presa diretta e si sente molto.Del resto non inventi più di tanto nel recente periodo, ogni brano che fai o farai ricorderà sempre qualcuno ,che deriva dai tuoi stessi ascolti. Ai tempi invece era il pieno periodo della sperimentazione musicale ,e quindi anche gli amatori chi più chi meno, l’hanno vissuta e tratto spunto per la propria musica,o riprodurla facendo cover di questi grandi che furono . La mia generazione quei mostri sacri gli ha sentiti come tutti quanti, ma non quando sono usciti come la maggior parte della Livorno musicale 60 70 (grande invidia per loro aver potuto sentire quei pezzi alla pubblicazione) ;credo ci fosse grande gioia e grande voglia di rivalsa a livello sociale,e sicuramente una parte veniva espressa propio nella musica ,grande rispetto per Livorno che comunque da sempre conta tanti musicisti, anche di ottimo livello seppur avvolte sconosciuti al grande pubblico. Siamo una città musicale c’è poco da fare, chi esce dal nostro conservatorio poi,preparatissimi! Dovremmo aprire una pagina infinita sul argomento credo.

D Il vostro genere è difficilmente etichettabile; in quale “casella” inserireste i vostri lavori?

R Esatto difficilmente etichettabile anche per noi. Ci siamo detti indie rock propio perché sta per indipendente,ogni nostro pezzo è abbastanza diverso l’ uno dall’ altro, ci piace molto sperimentare e trovare delle cose non banali e diverse dalle altre, quindi siamo anche un po’ alternativi nel nostro genere. Diversi musicisti che ci hanno ascoltato ci hanno etichettato come prog ,questo ci fa piacere perché al prog associamo solo grandi musicisti. Essendo tra i nostri ascolti personali ci sta che una punta ci sia,penso una delle cose che accomuna un po’ le nostre canzoni sono i testi , che comunque sono lo specchio dei nostri tempi ,della nostra generazione dove abbiamo poche, pochissime garanzie sul futuro. Abbiamo tante cose a cui poter arrivare facilmente ma allo stesso tempo mancano tanti punti fermi ,come il lavoro o gli stessi rapporti interpersonali,sono molto più facili ma allo stesso tempo risultano anche molto più difficili da rendere duraturi; tutto questo traspare ovviamente anche in musica nelle nostre canzoni ,quella sorta di rabbia giovanile e malinconia che appare nei pezzi sali scendi ,dove avvolte esplodono in suoni potenti di rabbia e altre in melodie malinconiche. La musica per ogni periodo storico non è altro che lo specchio dei tempi e questi sono i nostri

D Progetti futuri? Dove è possibile ascoltarvi a breve ?

R A breve il 29 luglio suoneremo al Vinile a Livorno insieme agli White Leaf ,anche loro gruppo che compone la propria musica rock fatta veramente bene. Sono molto bravi, ho avuto il piacere di provare con loro e sentire con orecchio e toccare con mano il loro livello di composizione. Progetti futuri… sicuramente continuare a suonare e comporre ,e cercare di fare qualche concorso, farsi conoscere come band,perché no sperare di farla diventare una sorta di lavoro quella che è la nostra passione sarebbe il massimo. Rimanendo sempre con i piedi per terra ma la speranza velata c’è e non abbiamo paura di esibirla

D Con chi nell’ambito livornese ti piacerebbe “duettare” ?

R Di gruppi a Livorno ce ne sono tantissimi e bravissimi,molti li conosco personalmente. Sarei onorato di farlo con davvero molti gruppi che ci sono in città .Penso a questo punto con grande ammirazione e rispetto magari suonare propio prima di Alessio Guerrieri,che come ho detto è un po’ colpa sua se suono il basso , anche Valerio Dentone mio vecchio insegnate e bassista straordinario, uno dei suoi gruppi sono i Gary Baldi Bros! Eccezionali davvero

D Sei giovane, beato te, ma c’è un rimpianto per una occasione non sfruttata a dovere ?

R Rimpianti insomma,avrei forse preferito studiare di più in musica, magari fare propio il Conservatorio, però tutto quello che ho lasciato andare mi ha portato a dove sono adesso ,bene o male in un progetto dove finalmente sento aver trovato la mia dimensione :mi piace e mi sento “realizzato”; nel mio piccolo faccio ciò che ho sempre voluto fare,sicche nessun rimpianto in genere anzi, magari tanta speranza, e ringrazio Luca il nostro cantante che ha creato la band,lo conosco personalmente da oramai 13 – 14 anni più o meno, Simone,Lorenzo e mio cugino Marco… tutta la band insomma,perché se mi sento realizzato nel mio piccolo è grazie a loro che sono il mio gruppo!

D Chi è oggi Fabio Moretti ?      

R Chi sono oggi non lo saprei dire in realtà, lascio farlo agli altri. Sono un ragazzo/uomo come tanti che ci prova nella vita in ogni settore di essa. A tale proposito vorrei anche ringraziare una persona di cui non farò il nome,ma che mi è stata vicino nel recente periodo, sia direttamente che indirettamente ,mi ha aiutato, spronato e supportato nel progetto Audiogramma, facendomi sentire bravo forse più di quello che sono in realtà, in fin dei conti faccio solo ciò che mi piace senza avere la presunzione di essere il migliore o insostituibile. Sono semplicemente Fabio,uno dei tanti che in cuore suo spera di poter continuare a suonare fino a che il tempo glielo permette. Grazie dell intervista, mi sono sentito lusingato e divertito da matti a farla . Ti ringrazio personalmente a nome mio e della band ,speriamo di risentirci presto magari con qualche “successo” in più da poter raccontare!

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