ALESSIO MANNUCCI

D Alessio quando è iniziato il tuo amore per la chitarra ?

R Ho iniziato a suonare la chitarra verso 15 anni scrivendo testi e strimpellando in casa , poi dopo il concerto dei Pink Floyd nel maggio dell’98 se ben ricordo a Livorno, ho iniziato a suonare un pò più concretamente duettando con un amico che, addirittura non mi riteneva adatto a suonare la chitarra regredendomi al basso, anche se poi è stata una bella esperienza comunque.

Poi ho iniziato a suonare con una band Anderson Council, poi Fuori Rotta

In realtà mi affacciavo a quel mondo ed iniziavo a scoprire mondi inesplorati,

prima di scoprire il Rock VIA di Claudio Baglioni per me era un pezzo Rock

D Fai parte del gruppo 10 DIAZ…come è nata questa idea ?

R Dopo aver suonato per anni svariate cover di ogni tipo però del panorama italiano e brani nostri, insieme a due amici, avemmo l’idea di mettere su una band dove abbandonare le cover che, per quanto si voglia, non sono mai tue, ma solo di chi ascolta.. insomma volevamo dire e mostrare le nostre idee e confrontarci nel panorama musicale italiano.

Lasciare la band di cover e rinascere con un progetto tutto nuovo, i 10 DIAZ

Solo con l’intento di provarci, di scrivere cose nostre e nuove, arrangiare e registrare e fare dischi o cd ma di inediti, idee nate dalla nostra passione sviscerata per la musica

Ad oggi posso dire con 2 album all’attivo e diversi videoclip ufficiali,in giro per le radio nazionali e maggiormente in America Latina,

Scommessa vinta, manca solo il grande salto..

D 10 DIAZ..strano nome…da dove “esce fuori” ?

R In realtà è stato semplice perchè abbiamo usato la via ed il numero civico dove abbiamo il nostro studio di registrazione e sala prove Via Diaz al civico 10

D Spesso e malvolentieri si sente gruppi che si cimentano in testi in inglese “scimmiottato”; voi invece avete optato per testi in italiano…perchè questa scelta?

R Dirrò una cosa impopolare, non lo condivido nella maniera più assoluta, almeno che , chi canta in inglese sia stato degli anni in Inghilterra o negli Stati Uniti,

voglio prendere spunto da una citazione da MIKA che diceva:

“Per cantare in Italia sono dovuto risiedere Italia e andare a scuola per anni per imparare l’italiano”.

Lo condivido pienamente

Specie in Inghilterra o in America dove sono molto ligi con la lingua e non accettano storpiature

Poi si sa che l’inglese è facilmente “poetabile”, va in rima facilmente e potrebbe sembrare una soluzione più facile..

Spesso ho l’impressione che si voglia cantare e non far capire che si canta..

Immaginate tanti MAL o cantanti americani che scimmiottano l’italiano e mettetelo al contrario..

È vero che l’italiano ha delle rime più difficili,

ma abbiamo una lingua bellissima che ha sonorità favolose e all’estero è tanto apprezzata, perchè privarsene

Occorre studiare e sono convinto che lo scrivere in italiano darà tantissima soddisfazione e faciliterà l’ascolto di chi vuol ascoltarvi

D Quali sono i tuoi punti di riferimento, musicalmente parlando ?

R Tanti anni fa ti avrei detto Dave Gilmoure perchè sono affascinato dai suoni e dagli effetti, è come domare un cavallo in libertà.

Oggi ascolto e mi lascio affascinare da tutti i grandi e porto con me un pò di tutto quello che conosco nel panorama Rock; spesso mi accostano un a quello o a quell’altro, ma in realtà non mi sento vicino a nessuno come chitarristi, esprimo solo quello che sento e quello che richiede il brano che devo arrangiare e suonare.

Ma tra i più grandi apprezzo Gilmoure, The Edge con quell’immenso senso del gusto sulle sonorità ma sottovalutato dalla massa, Slash, Braian May, Angus Yong, Clapton, ecc..ed un sottovalutato Stef Burns perchè suona solo con Vasco

ma non mi piacciono i troppo virtuosi come Steve Vai e compagnia bella.

D In città siete famosi per aver organizzato Christmas Rock, lodevole iniziativa nata per dare spazio alle band emergenti…raccontaci

R Questa è una cosa che non mi ha mai fatto molto piacere perchè i 10 DIAZ sono una band che ha un cammino di tutto rispetto oltre che aver aperto Effetto Venezia sul palco principale nel 2016 e due album all’attivo.

Per quanto riguarda il Christmas Rock è stata un’idea mia e di Andrea Meoni, aveva l’intento di portare fuori dalle cantine o dalle sale prove le band che avevano meno spazio ed idee nuove invece delle “solite”cover.

Ho sempre creduto nelle potenzialità della musica italiana e per questo è nato il Christmas Rock.

Una rassegna gratuita dove le band dovevano suonare solo inediti in italiano e rigorosamente selezionati e grazie a Radio Incontro in particolar modo a Marco Leonetti godevano di una piccola promozione gratuita di un brano, che potesse passare radiofonicamente e pubblicizzarli

Inoltre avevo sempre desiderato che ci fosse una maniera per trovarsi tra musicisti, senza pensare che uno è più bravo dell’altro, perchè non credo a queste idiozie, non credo nelle competizioni, volevo solo creare un punto d’incontro, aiutare il momento in cui si parla ci si confronta e perchè no.. magari si collabora.

Del Christmas Rock sono state fatte otto edizioni con tanto di gemellaggio con Rock Targato Italia fino al 2015, ma sto lavorando per ripartire nel 2018 con più carica e grinta di prima,

ai 10 DIAZ ha portato fortuna, magari riusciamo ad aiutare qualcun altro..

D Nel 2012 esce il vostro video “Benvenuti in questo mondo”, realizzato dalla Redfish per la Clou Disque Production…una bella soddisfazione

R In realtà quello è stato solo l’inizio..

Sono seguitit NELLA NOTTE entrato in classifica tra i brani più trasmessi del circuito EARONE raggiungendo in italia il 61 posto

Poi SENZA VIA DI USCITA.

Con la nuova etichetta TOP RECORDS abbiamo messo fuori altri quattro singoli e videoclip

LA MIA CHITARRA

DICONO DI TE

CHE COSA SEI PER ME con 248.000 visualizzazioni su FB

STELLA DELLA NOTTE , il video uscirà in questi giorni ma è già in giro su molte radio italiane e soprattutto estere.

Ma se permetti è giusto ringraziare il mio compagno di viaggio col quale suono da 23 anni Luca Pierozzi voce ed artefice di quasi tutti i brani, col quale ho condiviso musicalmente tutto,

Michele Muti (discografico) il nostro direttore artistico, basti pensare che con la Poligram ha scoperto e lanciato ZUCCHERO , BIAGIO ANTONACCI, TIMORIA e LITFIBA e 21 Sanremo alle spalle, senza di lui tantissime cose non sarebbero accadute e sapere di averlo accanto sia in fase di arrangiamenti e di mixaggi è davvero una gran bella spinta oltre che orgoglioso di collaborarci

Il nostro ufficio stampa P &G di Pietro Giannetta da sempre al nostro fianco nello sbattersi con le tv e radio di mezzo mondo

Emanuele Cama il nostro arrangiatore e un grande amico col quale ho condiviso gli arrangiamentio dei 10 DIAZ e da poco anche di altri artisti che produciamo con le nostre canzoni dei 10 DIAZ

Roberto Vannini detto Pallino alla batteria, e Marco Lemmi al basso, numeri uno!

D Progetti futuri, esibizioni a breve magari in città?

R Tra poco registreremo un nuovo videoclip che uscirà in Italia ed all’estero e sarà un omaggio alla nostra Livorno, il titolo è Top secret, ma vi assicuro che ne sentirete parlare

Il brano è già stato mixato arrangiato,

insomma è pronto.

D A proposito di Livorno…qual’è il rapporto che avete con la città, da sempre madre di centinaia di gruppi ?

R Ci sentiamo dei profeti in patria..

Non siamo mai stati troppo apprezzati perchè facevamo musica che strizzava l’occhio al pop e questo ci ha portato a guardare fuori ad esportare la nostra musica.

Ma in tutti i nostri videoclip e le nostre canzoni portiamo con noi le immagini e le bellezze della nostra Livorno.

Pensate che il videoclip CHE COSA SEI PER ME è stato realizzato dentro le Terme del Corallo grazie alla Brdenkeik che da sempre ci segue, ha girato tantissimo in Sud America dove la location campeggiava e mostrava al mondo una bellezza di Livorno, un nostro diamante nascosto

D Alessio…un rimpianto e un sogno nel cassetto ?

R Un rimpianto? Non aver cominciato prima..

Un sogno nel cassetto?

Realizzare delle colonne sonore e continuare a produrre musica inedita da far conoscere e magari dare una mano agli altri, sempre che ne valga la pena

D Chi è oggi Alessio Mannucci ?

R Un musicista che si occupa di produzione discografica, che collabora con dei grandi professionisti e ancora strizza l’occhio al suo primo amore, la chitarra, con l’incoscienza di continuare a fare musica inedita e di presentarla in ogni dove..un sognatore.

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