FRANCO INCANI

D Franco Incani…bassista…come hai scoperto l’amore per questo strumento ?

R Sono sempre stato affascinato dalle tonalità basse fin da bimbetto quando ascoltavo i cori polifonici di canti della montagna e canto popolare, poi i primi accordi sulla chitarra, il primo complessino dove finalmente potei imparare da me a suonare un basso Eko acquistato per la modica cifra di lire 20.000 guadagnate scaricando alle 4 del mattino i camion al mercato della frutta.

D Sei il bassista del gruppo Tutta Colpa Della Musica, buon gruppo, affiatato…come nasce questo ensemble se non sbaglio nel 2018 ?

R Nasce dall’incontro casuale con la ex cantante …all’epoca il gruppo aveva un altro nome cercavo giusto una voce maschile per rimpiazzare il cantante che aveva lasciato per motivi di lavoro. Lei si propose come voce femminile e la cosa funzionò subito.

D Il vostro sound varia a 360 gradi, con cover di grandi artisti e meno conosciuti, ma quale è il tuo genere preferito ?

R Amo qualsiasi genere purchè di buona musica. Con questo trio mi sono affacciato per la prima volta al genere di cantautorato italiano e l’ho trovato molto divertente da ascoltare e da suonare. Per divertirci e divertire il pubblico abbiamo deciso di variegare il repertorio inserendo stacchi di brani internazionali, anche strumentali, e la cosa ha funzionato.

D Ho visto che la c’è stato un avvicendamento della voce femminile del gruppo…

R Non siamo professionisti legati da contratto anche se condividiamo la stessa passione. Nel percorso musicale di ognuno di noi può succedere per i più svariati motivi che uno faccia una scelta diversa contravvenendo a quanto, almeno apparentemente, sembrava essere l’attaccamento al gruppo.

D Prima di Tutta Colpa Della Musica di quali gruppi hai fatto parte ?

R Nonostante il mio ramo di lavoro (logistica integrata) mi permettesse di suonare solo in determinati periodi e non in modo continuativo, ho avuto l’opportunità di suonare in diverse formazioni e diversi generi …dalla cover dei Beatles dei Semolina Pilchard al soul dei Black Tunes, dai musical dei Trolls al rock progressive dei J.True Tale (cover dei Jethro Tull), all’orchestra sinfonica Ensemble Bacchelli, e poi tanti altri gruppi che nascevano e per un motivo o l’altro morivano così come spesso accade nel nostro ambiente. Però non ho mai considerato quest’ultimo tipo di esperienza una perdita di tempo bensì un’opportunità di crescita del mio bagaglio di esperienza musicale.

D Ogni chitarrista ha un mostro sacro della chitarra che imitava fin da bambino davanti allo specchio…parlaci del tuo…

R Non saprei, i miei idoli sono molti …se di chitarristi parliamo forse ‘Martin Barre’ dei Jethro Tull e come bassista il virtuosissimo Billy Sheehan dei Mister Big.

D Progetti futuri ? Nuovi concerti ? Forse un album tutto vostro ?

D Il Trio TUTTA COLPA DELLA MUSICA è ancora piuttosto giovane e poco conosciuto. Stiamo lavorando per assicurarci dei gig e abbiamo qualche data già fissata in agenda e alcune ancora in attesa di conferma ma è ancora presto al momento per ambire a progetti importanti o addirittura ad un album tutto nostro …vedremo.

D Un argomento che mi sta a cuore…la possibilità per un gruppo labronico di trovare spazi per esibirsi : pensi che ci siano a sufficienza o scarseggiano…cosa fare per migliorare la situazione ?

R Sicuramente scarseggiano …non è nemmeno tutta colpa dei locali, penalizzati da problemi di costi di gestione, tasse, siae, vicinato che brontola e via dicendo …per migliorare la situazione penso che di base bisognerebbe cambiare la nostra cultura …un musicista che suona per la strada o nelle subway di Londra piuttosto che Francoforte o altre città europee è considerato un ‘artista’ …qui (e non solo a Livorno) un barbone.

D Franco un rimorso, una occasione perduta che ancora oggi ti “fa star male” ?

R Come già detto non ho mai considerato una perdita di tempo anche quelle esperienze in gruppi che non hanno avuto seguito …ho sempre comunque imparato qualcosa di nuovo. Forse un’occasione perduta è quella dei J.True Tale che ho abbandonato per mia scelta per motivi di forte incompatibilità con uno degli elementi del gruppo. Il prog è sempre stato uno dei miei generi preferiti e mi sarebbe piaciuto poter continuarlo a suonare.

D Chi è oggi Franco Incani ?

R Un nonno di due deliziosi nipotini di 6 e 8 anni e un bassista che, sulla soglia dei ’70, può ora dedicare più tempo alla sua passione di musicista.

La vecchiaia non è poi così brutta …entrambi le attività sono notevolmente appaganti.

Lascia un commento