NICK CAPITINI

D Nick Capitini, chitarrista. Immagino un amore a prima vista quello tra te e la chitarra…

R Ciao Massimo, piacere di conoscerti e grazie per questo spazio che mi hai concesso.

Ho iniziato grazie alla colonna sonora di un videogioco “Carmageddon 2” e poi grazie ai Megadeth, Guns n Roses e Iron Maiden.

Iniziai con la chitarra acustica del mio babbo, una Eko Ranger 6 del ’74 per poi avvicinarmi all’elettrica e si…da li in poi è stato amore senza fine.

D Hai fatto studi classici o sei autodidatta ?

R Ho iniziato gli studi presso la scuola Bacchelli di Rosignano Solvay (LI) (paese dove abito), per poi perfezionarmi all’accademia Lizard di Fiesole (FI).

D Attualmente fai parte del gruppo Hot Cherry. Come nasce questa band ?

R Negli Hot Cherry mi ci sono semplicemente ritrovato dopo che la band si era sfaldata e Jacopo (Mascagni, cantante) l’unico rimasto, durante una serata al pub, mi chiese di potergli dare una mano nel rimettere su la band. In quell’anno, avevo avviato il mio studio di registrazione (RedWall Recording Studio) e così insieme ad altri musicisti tra cui Stefano Morandini alla batteria, abbiamo registrato il primo album Wrong Turn.

Inizialmente doveva servire a Jacopo per trovare altri musicisti di zona con cui portare avanti il progetto HotCherry, alla fine, visto che ci conosciamo da una vita e il progetto ci è piaciuto, sono e siamo rimasti a portare avanti questo pazzo progetto e ci siamo tolti diverse soddisfazioni, tra cui l’uscita quest’anno del nuovo album “BURNOUT”.

D Il vostro sound è un mix di rock e metal, molto molto “sporco”… è la vostra musica e basta ?

R Si diciamo che siamo abbastanza essenziali e diretti. Come è giusto che sia.

No, veniamo da background musicali molto diversi e variopinti, nonostante poi all’interno degli HotCherry, il tutto si concentra intorno a quel mix.

D Nel 2016 esce il vostro primo disco: “Wrong Turn”….soddisfatti ?

R Molto devo dire, ci ha permesso di girare molti palchi sia in Italia che all’estero, unire la band e farci delle grasse risate.

D Se ti dico Wildroads Band che mi rispondi ?

R E’ la band hard rock che ho fondato nel lontano 2001, con la quale ho inciso 2 album e un EP.

Attualmente siamo in stand by in attesa di nuove idee.

D Progetti futuri ? Magari un nuovo lavoro o concerti..perchè no a Livorno ?

R Abbiamo fatto un doppio live in zona: il 10 dicembre al teatro Ordigno di Vada (LI) dove abbiamo fatto il release party del nuovo album “BURNOUT” e il giorno dopo, 11 dicembre, lo abbiamo portato sul palco del The Cage a Livorno (LI). Due serate da urlo!!!

Sicuramente, non vediamo l’ora di tornare live nelle nostre zone ma, per adesso, ci concentriamo sui prossimi live fuori toscana e sulla stesura del terzo album.

D Quali sono i tuoi mostri sacri? I chitarristi che imitavi davanti allo specchio ?

R Gary Moore, Steve Stevens, Doug Aldritch ed Andy Timmons.

Mah…ho rotto più specchi che corde….se proprio devo dirla tutta!! (ahahaha)

D Se non sbaglio sei anche insegnante di chitarra presso la Scuola di Musica “Athenaeum Sound Valley”…

R Si, insegno presso la scuola da circa 8 anni insieme ad un team di colleghi davvero in gamba, dove ho i miei piccoli e grandi allievi. E’ bello trasmettere la propria passione agli altri e vederli crescere musicalmente ed appassionarsi ad una cosa genuina come la Musica.

D Tutti noi abbiamo un rimpianto che non ci fa dormire la notte…musicalmente parlando quale è il tuo rimpianto più grosso ?

R Di quello che ho fatto fino ad oggi musicalmente, non rimpiango niente.

Si, ci sono stati dei treni che ho mancato in passato per causa di forza maggiore….ma che non rimpiango.

Ormai sono passati, magari ce ne saranno altri in futuro.

D Chi è oggi Nick Capitini ?

R Sono il titolare e sound designer del RedWall Recording Studio di Rosignano Solvay (LI), insegnante di chitarra moderna ed appassionato di cucina.

Colgo l’occasione per ringraziarti nuovamente per questa intervista, mandarti un caro saluto e spero di vederti presto ad un nostro live o per un caffè in studio. Ti aspetto!

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