PAOLO SAINI

D Nel 1970 prende vita quella splendida avventura che porta il nome di MK5 con Paolo Saini alle tastiere…
R Inizia l’avventura … ma non con musicisti, con amici.. Ci siamo conosciuti alle scuole superiori, precisamente all’istituto Orlando. Io scuola di odontotecnico e gli altri meccanici e saldatori. Giorgio chitarra, Bruno batteria (bussoli del dash), Massimo canto e chitarra, Stefano basso, poi Fabrizio e Giovanni tecnici.

D Da quel momento nasce una amicizia incredibile fortissima che dura tutt oggi. Quale è il segreto?
R Il segreto è che nonostante i caratteri difficili che ognuno di noi ha…. tra noi possiamo scannarci ma dopo 5 minuti tutto è finito. Ci mandiamo pesantemente in quel posto spesso…poi tutto è finito

D Lettera di cambio…1975…che mi dici ?
R Finita la parentesi MK5, causa servizio militare, nasce nel 1975″ La lettera di cambio “( più comunemente Cambiale). Giorgio ed io eravamo inseparabili ed un giorno venne chiamato per provare con un nuovo gruppo. Il caso volle che il tastierista non fosse presente e dopo la prova si erano formati” La lettera di cambio”. Giorgio, Luciano Trovato basso, Claudio Tronconi batteria ( purtroppo anche lui morto in un incidente in moto), si aggiunsero Valeriano Tramagli voce , Stefano Scalzi trombone e al sax se non erro il nome Mazzei. Stefano era di Follonica e studiava all’I.T.I. ed aveva una stanza in via Garibaldi, ma componendo musica nostra ,( io e lui trovavamo le idee) e queste venivano di notte, viveva da me. Questa creatività ci portò a comporre 4 brani progressive o come si diceva allora, musica alternativa. Un giorno portai i brani a Milano, all’allora editoriale Sciascia o Vedette ( Intillimani, primi Pooh e tanto Jazz e classica) e piacquero. Registrammo ospiti loro i 4 brani con il direttore artistico Anselmo , il fonico di Mc Loghan ( Alan Col… bin credo di ricordare) e il Sciascia che ogni tanto faceva capolino. Finito il missaggio Sciascia decise che non voleva fare un 45 giri e decise che dovevamo fare un LP… Non avendo altro da registrare ritornammo in cantina a prepararci. Purtroppo Stefano venne chiamato a suonare professionalmente sulle navi e decise di accettare e Giorgio partì per il servizio militare.. Entrarono Gianni Ponzetta alla chitarra e Riccardo Mazzoli alla tromba. Ritornammo a registrare a Milano ma la differenza tra i due chitarristi e trombone e poi tromba era troppo evidente e Sciascia volle che noi registrassimo i primi 4 brani con la nuova formazione. Ritornammo a Livorno e la giovane età ci creò qualche problema. Gasati dall’esperienza comperammo strumenti nuovi, furgone e impianto e per pagare dovemmo accettare di suonare di tutto abbandonando il progetto discografico.. Pagato tutto il gruppo si sciolse. Poco dopo partii per lavoro a Milano e formai un gruppo nuovo con Marco Castiglioni ( jazzista famoso) il fratello pluristrumentista Gianni e un chitarrista che non ricordo il nome.

D Le tastiere e il rock, un connubio che in un primo momento sembrava azzardato, poi si è rivelato vincente…
R Le tastiere nascono nel blues e nel gospel.. Quando arrivarono nel Rock fu un innovazione musicale: Deep Purple con Jon Lord , Genesis, Procol Harum, ecc

D Quali sono i tuoi punti di riferimento musicalmente parlando?
R I gruppi sopra elencati e , Chick Corea, Keit Jarret, Oscar Peterson. Purtroppo ascoltando questi mostri sacri ed io, essendo un autodidatta ,mi portarono ad abbandonare la musica. O come si dice appendere lo strumento al muro. Allora non esisteva internet… quando volevi trovare un brano dovevi trovarlo ad orecchio e questo su brani difficili, come quelli dei tastieristi elencati, mi portò all’abbandono ( stupidamente).

DA volte capita di incontrare foto di concerti con Paolo Saini…in quali altri gruppi hai suonato’?
R Oltre i gruppi citati, con un gruppo a Marina di Pisa con Salvatore Russomanno, Danny Crew e altri e con i Karma : Paolo Tirincanti voce basso, Gianpaolo Orsini batteria, Gianni Baudino chitarra, Maurizio Gentili sax flauto e alternanso altri chitarristi americani del Campo Derby. Con questo gruppo abbiamo inciso un brano presentato in una trasmissione Rai.

D In pratica gli MK5 non si sono mai sciolti realmente. Dopo una pausa hanno ritrovato la voglia di rimettersi in gioco. Quali progetti futuri?
R Circa 7 anni fa mi hanno convinto a ricostituire gli MK5. Purtroppo senza Giorgio. L’anno scorso è entrata una grande cantante che si è aggiunta allo show man Massimo, Valentina Cerrai e il favoloso marito Fabio. Da poco il bassista storico Stefano ha mollato il gruppo ed è entrato Marco Dentone.. Con questa formazione pensiamo di allietare il più possibile le serate dei livornesi

D Paolo, c è un treno sul quale potevi tranquillamente salire e invece hai fatto partire senza di te ?
R Il treno perso è come dicevo, editoriale Sciasci per primo e l’abbandono della musica…. se non facevo il coglione probabilmente qualcosa avrei sicuramente fatto… Avevo tantissime idee musicali e non ero l’ultimo arrivato nemmeno come tastierista.

D La tua passione per la musica ha dato buoni frutti…tuo figlio ha seguito le tue orme.
R Ho avuto 4 figli : la grande dal primo matrimonio Jorana dipinge, il secondo Lorenzo con due esami diventa professore di contrabbasso. Ha suonato il pianoforte x 8 anni per poi cambiare strumento. Ha avuto un gruppo che gli ha dato diverse soddisfazioni, gli Hic sunt leones, che però ha sciolto. Ora ha formato i Bruke ( su internet Bruke ovomaltina) con un Ep all’attivo e diverse soddisfazioni.. tra poco l’uscita del secondo Ep; la terza Francesca canta e il più piccolo Umberto suona il pianoforte con tanta soddisfazione per il papà.

D Chi è oggi Paolo Saini?

R Paolo Saini è un 61enne con lo spirito e la voglia di un 15enne , ma che deve fare i conti con il tempo che passa

 

 

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